In questo periodo di lockdown per la pandemia ho passeggiato con gratitudine per le colline fiorentine: un grande piacere per i miei occhi e per la mia anima, e un grande beneficio per la mia salute.
Firenze , l’antica Florentia, è la città dove vivo da 20 anni, dove lavoro e gestisco la mia scuola di cucina.
È una città che si svela a poco a poco: ogni giorno è possibile scoprire angoli sconosciuti anche vicino a casa : basta orientare lo sguardo verso con un’angolazione diversa per notare uno spicchio di paesaggio su la collina alla fine di un vicolo stretto, o vedere per la prima volta le tartarughe di ferro alla base di una grata di ferro delle finestre di un antico palazzo. Sì, basta guardare dritto, o in alto o in basso per scoprire che la strada in cui si vive è ogni giorno diversa.
La mia passeggiata oggi è stata faticosa ed emozionante: sono partita da Piazza Poggi, lungo il fiume Arno, per salire la monumentale scalinata fino a Piazzale Michelangelo. Qui ho scattato la mia prima foto.

Dopo circa 1000 metri lungo il viale principale, ho iniziato a salire su una strada molto ripida verso Pian Dei Giullari.

I panorami sono mozzafiato.
C’era un magnifico glicine che già mi ispirava.
Sapevate che il Glicine è commestibile?
Usare i fiori in cucina fa parte della tradizione culinaria fiorentina.
Nel programma online ci saranno anche articoli su questo gioiello “sconosciuto” della nostra cucina.
Mi sveglio presto: la primavera regala lunghe giornate. Alle 7 sto già ansimando sulle strade ripide. Ogni volta che cammino per chilometri, sorseggiando un po’ d’acqua e scattando foto, andando su e giù e mai – davvero – accorgendomi di essere stanca – non finché non torno a casa – mentre vengo catturata dai cancelli in ferro battuto, dai profumi di la primavera, dall’improvvisa apparizione dell’alta torre di un castello medievale, da magnifiche ville di ogni epoca storica.
A volte raccolgo fiori e foglie: artemisia da lasciare in vaso con l’acqua per diffonderne il profumo, fiori di papavero e foglie di papavero per cucinare, borragine con i suoi bellissimi fiori a stella blu per preparare una torta di verdure….
Oggi il glicine mi ha chiamato. Con la piccola eccitazione per la paura di essere vista, ho raccolto alcuni dei fiori viola chiaro.
Tornando a casa ho deciso di friggere i fiori e di servirli con un calice di Prosecco come aperitivo.
Trovi la ricetta sotto.
L’appuntamento Live su Facebook di mercoledì 19 maggio era:
https://www.facebook.com/gigliocooking.school.florence/videos/836250200309221
Dopo aver lavato delicatamente i “grappoli” dei fiori, li ho separati uno ad uno e adagiati su un canovaccio ad asciugare. Ho preparato una pastella con 50 gr (3 cucchiai) di farina 00, 50 gr di farina di mais blu, 100 ml (meno di 1/2 tazza di acqua), 1/2 cucchiaino di lievito. Ho messo i fiori nella ciotola e ho mescolato delicatamente. Li ho fritti uno ad uno.
Ho usato l’olio di arachidi e l’ho portato a 175 ° C – 347 F. Li ho fritti fino a renderli croccanti (circa 2 minuti) e posti su carta assorbente.
L’ultimo tocco è una spolverata di sale marino.

Sono delicate, croccanti: un sapore che mette un sorriso sulle labbra.
Goditi la primavera!
Marcella
Marcella Ansaldo ©











