ALIMENTARSI O MANGIARE?

Essere o non essere?

Si impara sempre dalle persone a cui si insegna.

Marco è andato in pensione da poco e sta frequentando il corso di cucina di base.

Mi accorgo che di cose ne sa tante, non solo perché in genere l’età porta sapienza, ma sa tante cose anche della cucina e del cibo: conosce le cose con la sapienza dell’istinto e della memoria.

Possiamo alimentarci, ma mangiare significa non interrompere la sequenza dei vari piaceri a tavola.

Questo è il credo di Marco: quando si sta a tavola si raccoglie il frutto del lavoro, dell’esperienza, della perizia. E’ un momento che ha la sua sacralità e che dovremmo celebrare semplicemente “gustandolo”, assaporando tutto ciò che ci “arriva” attraverso le papille gustative, i ricettori dell’olfatto, la vista, i ricordi. E’ un insieme di sensazioni e di piaceri che non andrebbe interrotto. O, come dice Marco, è una serie di “soddisfazioni”: appagamento di sensi e sentimenti.

Molto diverso dal semplice “alimentarsi”; l’atto del “mangiare” è conoscenza, arte, cultura. E’ l’atto di essere e diventare.

Come anche recita il titolo del libro di Pellegrino Artusi: “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene

A tavola si conversa. Non si discute, si conversa.

Il “non” sapere alcune cose può essere costruttivo. Per questo Marco non ha i “social”. Il non sapere che un amico è andato in vacanza in Nepal può essere argomento di conversazione e con la conversazione si impara di più che con la lettura sui social.

“Siamo quello che mangiamo” diceva il filosofo  Ludwig Feuerbach, possiamo migliorare migliorando l’ alimentazione. A “quello che”, cioè al cosa, aggiungerei “come”: di fretta o lentamente, assaporando o distrattamente, “dialogando” col cibo o ignorandolo. Il come fa la differenza.

Oggi al corso di cucina di base abbiamo parlato dei risi: quale è la varietà più adatta al piatto che dobbiamo fare.

Abbiamo cucinato un risotto Venere con crema di zucchine e filetto di orata.

Un risotto alla mela verde con filetto di maiale.

Abbiamo anche fatto un ottimo Vialone Nano alle erbe aromatiche a cui abbiamo aggiunto pezzetti di aglio nero. Di questa ricetta manca la foto. Come insegna Marco: lo abbiamo degustato senza voler interrompere la catena delle soddisfazioni che il piatto ci regalava.

Marcella Ansaldo © 2023

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