PRODURRANNO ANCHE ESSERE UMANI CON LA STAMPANTE 3D?

A meno che non lo abbiano già fatto.

Sono catastrofica?

Si, da sempre.

La mia visione corrisponde alla realtà?

Ditemelo voi.

Però ditemelo dopo aver osservato ciò che ci circonda, possibilmente con spirito critico, che è il nostro vero dono, quello che abbiamo messo da parte. Non sto parlando di ascoltare i TG, ma usare occhi e vedere oltre che guardare, il naso, per sentire non solo  gli odori superficiali e immediatamente percepibili, ma anche quelli che arrivano dopo, che stanno nelle retrovie e sono gli odori di ciò che viene nascosto; di usare le orecchie, e diventare come topi che percepiscono gli ultrasuoni e che alla fine sono gli animali a cui assomigliamo di più; di usare il tatto: quello che ci fa sentire sulla pelle, nella bocca e che ci fa sentire la consistenza delle cose; il gusto, perché il sapore la dice lunga.

Il cuore e la mente. Davvero siamo in grado di usarli? O prendiamo tutto pronto: dai cibi surgelati da mettere in microonde alle notizie allargate, allarmate, gridate, reiterate (costruite?), scodellate bell’ e pronte. Anche delle notizie prendiamo solo quelle che ci piacciono, così tanto per non doverci sforzare. Invece andrebbero prese tutte e provare ad assaggiarle. Sempre con spirito critico. Sempre con moderazione. Come si scelgono i cibi, in qualità e quantità. Non i bombardamenti di grida in tv e vitamine colorate e assolutamente inefficaci da ingerire al posto della frutta fresca.

Stiamo sostituendoci alla Natura o a Dio, per chi ci crede.

E siamo ancora a niente.

Temo che per la clonazione non si siano fermati alla pecora.

Lo temo, non ne ho le prove. D’altra parte, la pratica è ufficialmente – ancora – vietata. Chi e quale organismo ne divulgherebbe la notizia?

Pur senza la pratica della clonazione, nasceremo dalla carne finta tritata con la stampante 3D.

Saremo fatti di proteine vegetali.

Saremo dei vegetali.

Sto andando troppo oltre…?

Viviamo ognuno nella propria bolla, ignari.

È più facile per i “cattivi” addomesticarci, domarci, sottometterci, che per i “buoni” educarci. È   facile tenerci nella bolla, impedirci di sentire che invece siamo interconnessi.

Il fatto è da dopo il Covid tutto sta correndo a una velocità mai vista prima. Sembra che tutto quello che accada abbia ricevuto una spinta, affinché accadesse subito, come se ne mancasse il tempo.

Il fatto vero è che non ne siamo solo spettatori.

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