IL FILETTO DI PELLEGRINO

Gli ingredienti non sono proprio così facile da reperire, ma la stagione di caccia è appena cominciata e forse vale la pena fare un tentativo.

Il filetto è di capriolo.

Non c’è bisogno di capacità particolari, ma sicuramente c’è bisogno di tempo, perché stiamo preparando un piatto di cacciagione e la cottura è lenta.

Gli altri ingredienti sono:

  • rete di maiale
  • pancetta di maiale
  • rosmarino, salvia, allora, aglio
  • 20 gr di olio extra vergine di oliva
  • sale e pepe
  • un bicchiere abbondante di vino bianco

Praticate un taglio longitudinale sul filetto e “apritelo” leggermente, senza “srotolarlo” completamente. Inseriteci alcune fettina di pancetta. Poi richiudete e avvolgetelo nella rete di maiale.

A piacere potete decidere se tritare finemente tutti gli odori, ad eccezione dell’alloro, oppure spezzettarli grossolanamente. Mescolateli a sale e pepe e cospargete il filetto.

Adagiatelo in un pentola – va bene antiaderente – in cui avrete già versato pochissimo olio.

Cominciate a fare rosolare a fuoco molto basso, rigirandolo spesso finché prende colore.

Versate il vino. Chiudete col coperchio. Proseguite la cottura per almeno un’ora – e anche di più – , controllando di tanto in tanto.

Se disponete di un termometro da carne,  controllate la temperatura “al cuore”, cioè interna della carne. Quando siamo intorno ai 62° è pronto, tenero e succulento.

Lo ha cucinato Pellegrino e nella foto di copertina è disposto su un tagliere a casa.

Pellegrino è così felice nel bosco che quasi vi si mimetizza. More, asparagi, funghi, castagne, ma anche cacciagione: Pellegrino riesce a cogliere i frutti di ogni stagione. Non solo quelli.

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