CHICCO DI GRANO

Chiccolino Chiccolino dove sei?

Sotto terra, non lo sai?

E là sotto non fai nulla?

Dormo dentro la mia culla.

Dormi sempre, ma perché?

Voglio crescere con te.

E se tanto crescerai chiccolino che farai?

Una spiga metterò e tanti chicchi ti darò.

E’ quasi tempo di mietitura.

C’è un mondo racchiuso in un seme di grano. C’è il bene e c’è il male. E’ l’uomo, con le sue capacità a renderlo amico, a renderlo pane.

Cosa c’è in un seme di grano?

immagine presa dal web, dal sito di mulinopadano.it

La cariosside è formata: dallo strato esterno, cioè dai vari strati di crusca e glume, che variano in base alle varietà del grano; all’interno ci sono l’ endosperma, che è la parte più grande, e il germe, che è la parte più scura, la matrice della nuova pianta.

Vediamo come è formata e cosa contiene.

  • Carboidrati, nelle due forme di amido (nell’endosperma) e fibre ( nella crusca)
  • Proteine, nell’endosperma e nel germe
  • Acidi grassi, nel germe ( se ne ricava anche un olio)
  • Alcuni micro-nutrienti come sali importanti (ferro, calcio, fosforo, magnesio, ma anche zinco, rame e selenio) e vitamine, tra cui anche alcune del gruppo B.

Le proteine del grano sono composte da quattro tipi di amino acidi e durante la macinazione denaturano, cioè perdono il loro “concatenamento” originale e si dividono in peptidi ( gruppi di due amino acidi) o amino acidi singoli in base al grado di macinazione. Questa trasformazione biologica avviene naturalmente con la macinazione ed è ciò che maggiormente influisce nella classificazione delle farine in Italia: cioè la quantità di proteine rimaste nella farina.

Il glutine non è presente nel grano: è una una nuova proteina complessa che si forma con l’azione meccanica, cioè l’impastamento della farina con un liquido. Durante l’impastamento le gliadine e le glutenine – amino acidi presenti soprattutto nell’endosperma – si ricongiungono formando un reticolato elastico che dà la stabilità e la compattezza agli impasti.

Il germe di grano contiene anche una sostanza chiamata octacosanolo, che, secondo ricerche recenti, migliorerebbe la prestazione atletica e l’efficienza mentale .

C’è anche qualcosa di meno buono, di cui dobbiamo tenere conto

Nel seme, soprattutto nel pericarpo, cioè lo strato tra la crusca e l’endosperma, c’è un anti-nutriente, l’acido fitico. La sua azione è quella di un acido che non fa assorbire elementi metallici ( calcio, ferro, magnesio, zinco), riducendo così il potere nutrizionale.

L’acido fitico viene eliminano per esposizione a temperature superiori a 140°. Non che lo faremmo, ma mangiare grano crudo non è indicato anche per questo motivo.

Il germe contiene anche enzimi come la lipasi. Usando il germe negli impasti si ha una minore formazione di glutine. Attenzione! Il germe – ne’ a maggior ragione il grano – è assolutamente controindicato per le persone affette da celiachia.

Il grano, è comunque un alimento calorico e va assunto in proporzione ai nostri bisogni alimentari.

Marcella Ansaldo © 2023

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