I CENACOLI DI SANTA CROCE

Continua la mia visita ai Cenacoli di Firenze.

Nella Basilica di Santa Croce, ecco il terzo e l quarto Cenacolo, dopo quelli, già visitati e messi sul blog, di Andrea del Sarto e Andrea del Castagno.

https://www.gigliocooking.com/it/2024/05/15/il-canacolo-di-santa-apollonia-2/

Gesù A Tavola con in suoi amici.

Albero della Vita e Ultima Cena di Taddeo Gaddi – 1345 -1350

Vorrei soffermarmi sull’espressione “A Tavola”.

Nella lingua Italiana il Tavolo è un pezzo di arredamento o un mobile da lavoro. Al momento in cui sul “tavolo” viene messa una tovaglia e viene apparecchiato per il pasto, diventa Tavola. La Tavola quindi è un Tavolo imbandito, pronto ad accogliere la famiglia e gli amici per la condivisione.

A Tavola si condivide non solo il cibo, ma anche la conversazione: è un momento di riunione in cui tutto può avvenire – ce lo dice la storia, ce lo dice la narrazione dei grandi banchetti regali – financo il tradimento.

Giovanni appoggiato a Gesù. Questo è uno dei Cenacoli a cui si è ispirato Leonardo da Vinci.

La scena dell’Ultima Cena è sovrastata dall’Albero della Vita. Ai piedi dell’ Albero c’è San Francesco; ai due lati, scene legate al cibo e alla mensa dei frati.

Ultima Cena di Giorgio Vasari – 1546

Il Cenacolo di Giorgio Vasari illumina immediatamente chi entri nel refettorio del monastero francescano di Santa Croce, con i suoi colori, le espressioni vivide, i visi e le figure quasi intagliati sulla tela.

Si trova alla parete di destra, vicino all’ingresso.

Il Cenacolo di Taddeo Gaddi, si trova di fronte, in fondo alla sala.

Giovanni appoggiato al petto di Gesù

Giovanni era il discepolo prediletto e spesso veniva ritratto con sembianze dolci e delicate e mentre abbraccia Gesù.

La Tavola: la Comunione e la Condivisione.

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