15 aprile 2023: Winston afferma che produrre carne in 3D è una disgrazia
Non a tutti piace mangiare. Ad ogni modo e per fortuna, solo poche persone mangiano solo perché devono, senza preoccuparsi di cosa si mettono in bocca. Ne ho incontrati alcuni: sembrano essere ad un livello superiore di consapevolezza e spiritualità e camminano a 10 cm dal suolo.
Il cibo è IL bisogno primario di eccellenza. Oltre all’alimentazione di base per mantenerci in vita, il cibo ci fornisce micronutrienti che costituiscono gli anticorpi per mantenerci in salute, minerali per la nostra forza fisica e mentale, la capacità di “pensare” – è il caso di dirlo – in modo più “organico” e logico.
Quando abbiamo fame, la prima cosa che ci accade è che ci innervosiamo.
Il linguaggio del cibo è universale: tutto il genere umano condivide con il cibo le stesse sensazioni di base: fame è uguale debolezza e rabbia.
Il linguaggio del cibo diventa più specifico a seconda del gusto acquisito del Paese dove ci è capitato di nascere.
Mangiare carne di manzo in India è un peccato. Anche non mangiare la bistecca di manzo in Toscana è un peccato.
Che ne dite di mangiare carne di manzo ottenuta con cellule staminali…? Che cos’è questo? Il tentativo di controllo dell’umanità controllando il nostro cibo; il tentativo di un minor inquinamento del pianeta con allevamenti meno intensivi; il tentativo di alcune grandi aziende di fare più soldi con questa nuova attività della stampante tridimensionale; la misericordia per gli animali macellati; il cambiamento delle esigenze e delle prospettive alimentari, semplicemente il progresso… che cos’è?
Le poche, dirette, semplici parole di un ragazzo – Winston, venuto a un corso di cucina il 15 aprile con la sua famiglia – sono state illuminanti: mangiare carne 3D è vergognoso. Un’intera filosofia in poche parole. È una disgrazia. Il contrario di “grazia”.
Ora… lasciatemi ragionare – in realtà mi stupisco e chiedo – con cerchi concentrici che si estendono.
È una “grazia” rimanere incastrati in un modo di mangiare millenario? … Il cammino che ha portato l’Uomo ad essere quello che è, alla costruzione di civiltà e società vicino all’acqua; che ha condotto la storia nel modo in cui la conosciamo? Allevamento, coltivazioni, guerre per la terra (e il potere), industrializzazione….. Tutto questo era sbagliato (il filosofo greco Parmenide prima, il matematico Jacques Monod nel 1900 avrebbero detto “necessario”, cioè: “non può non essere”) ?
Stiamo costruendo un’umanità diversa? Una comunità dalla forma diversa? Una comunità dove il concetto di “grazia” è un altro?
Non posso rispondere. Non sono abbastanza informata né ho la sfera di cristallo. Non ho risposte.
Istintivamente non mi piace l’idea della carne in 3D. Non mi fido. Non mi fido del gusto. Non mi fido dei “costruttori” di essa. Non mi fido dell’idea di cambiare la forma dell’umanità e del mondo. Ho solo paura, forse.
Ho paura di un mondo in cui il cibo smetterà di essere il linguaggio comune.
Abbiamo imparato come cibo e cucina significano non solo “mangiare e nutrire”. Abbiamo imparato che cibo significa origine, radici, storia, religione, filosofia, nutrimento, salute, bellezza, coordinazione, cooperazione, creazione.
Dovremmo iniziare un’altra lingua comune o… non più lingue.
Marcella Ansaldo © 2023


