Onestamente, non me lo aspettavo.
Quando sono entrati, due Marcantoni alti e un po’ intimiditi, hanno cominciano a schernirsi: io non so neanche aprire un uovo, io cucino un po’ , cioè metto due cose in padella….
Poi, Matteo, che non sapeva aprire le uova, ne ha miracolosamente aperta una in senso longitudinale…. . Provateci … e avvertitemi se vi riesce.
Tommaso, quello che riesce soltanto a mettere due cose in padella, al primo tentativo, ha fatto questi splendidi origami di pasta:
Mancava Paolo, che non ha potuto venire. C’era però Marco, il loro “boss”.
Lavorando continuavano a scherzare. La lezione è stata piacevolissima, divertente: abbiamo parlato, riso, scherzato, imparato, cucinano, mangiato. I ragazzi hanno anche un po’ “deriso” coloro che non sanno cucinare, in modo benevolo e leggero, parlando di se stessi in terza persona… come solo i Toscani sanno fare.
- … ma icchè dici… ma vuoi mettere?… ma guarda là, che roba… mica quelli che non sanno neanche rompere un uovo… – sempre parlando di se stessi.
Hanno fatto anche un arrosto di vitella rotolato nelle mandorle e pistacchi e il dolce più difficile che c’è: il gelato.

- certo, se ci vedesse adesso qualcuno che dico io… sai come ci prenderebbe in giro… ma un pochino di invidia anche….
A cui è seguita la famosa frase di Marco de la Pierre:
Non ti curar di loro, ma guarda e impasta
Marcella Ansaldo © 2022





