Il mio volo da Firenze è alle 12,05. Destinazione Lione con scalo ad Amsterdam. Siamo ancora in era Covid, anche i voli fanno zigzag strani.
Arrivo a Lione alle 17 circa e un signore distinto mi attende all’uscita con in mano un cartello con scritto Marchel Ansaldo. Immagino di essere io. Ci vuole un’ora per arrivare in centro. Lione è grande: il signor Piacenza mi parla della città e mi fa notare i luoghi più significativi, compreso il palazzo dei congressi progettato da Enzo Piano. Lione è su due fiumi, La Saon e la Rhon, come dicono qui. Il centro pulsante è sulla penisola alla confluenza dei due fiumi, Saona e Rodano. Il quartiere medievale è invece oltre la Saon. E’ lì che ci dirigiamo, oltre la collina Croce Rossa e sotto la basilica di Notre Dame de Fourviere.
L’albergo Cour des Loges, è al centro del quartiere medievale, accanto a una piazzetta dove una soprano sta intonando la Carmen. E’ stato un monastero, poi una scuola di Gesuiti: l’albergo è costituito da diverse costruzioni e torri, collegate da tetti di vetro: ciò che una volta erano cortili oggi sono sale da meeting, da colazioni, salotti…..
All’interno di ogni torre una scala a chiocciola. Devo salirne una per arrivare alla mia camera e mi sembra di essere dentro Il Nome della Rosa.
Stradine, piazzette, sedie e ombrelloni: ah, la France!
Ma perché sono qui?
Per preparare un menu medievale come poteva essere al tempo di Dante. Il mio compito è stato di spiegare il menu ai convitati e spiegare la cucina del 1300, i per come e i perché, le derivazioni, interazioni, i libri che non esistevano… dirigere una squadra di cuochi di eccezione, indicare fornitori di prodotti specifici e speciali. I piatti sono stati elaborati per adattarli al contesto e al nostro gusto del duemila. ù
L’incarico è arrivato dalla Camera di Commercio Italiana a Lione, nella persona del Segretario Generale Dr Annibale Fracasso di Torrepaduli. Un grazie sentito al Dr Fracasso e all’efficiente impiegata Chaimaa Ifriki. E’ merito loro e della loro organizzazione la perfetta riuscita di questo evento.

- Biancomangiare di pollo
- Pici con aglione, olio, acciughe, prezzemolo e briciole di pane croccanti.
- Cupola di uova e carciofi
- Quaglie, ripiene di mandorle, pancetta, uvetta
- Cuccia Dolce di Grano con Sapa e noci
- Ricciarelli e cantucci alle mandorle con Vin Santo

I cuochi? eccoli:

Chef Antonello Cabras, un lavoratore eccezionale, solerte e sorridente sempre, chef Anthony Bonnet del Cour des Loges, una stella Michelin; il sous chef Silver, prezioso, quello che risolve i problemi in un attimo.



Li ho definiti i miei Angeli Custodi: il mio ringraziamento a questi chef grandiosi.
Tanto lavoro, tanta fatica, tanta emozione.
Tante parole di fronte al pubblico. Si trattava a di un evento istituzionale e non è stato facilissimo parlare di fronte a tante personalità della politica e dell’imprenditoria.
La serata è finita quasi a “tarallucci e vino” con Lady Champagne, come l’ho definita, Marguerite Guyot che è venuta in cucina per allettarci con una delle sue favolose bottiglie e il console d’ Italia in Francia Pieangelo Cammarota che è venuto a complimentarsi.
Marcella Ansaldo © 2021

























