Numerosi, bordano molte strade in questo periodo.
Sono alberi di acacia.
I loro fiori a grappoli penduli , esalano un profumo dolce.
In Toscana, vicino Firenze, c’è un piccolo paese, Sambuca, che celebra la primavera con la sagra delle frittelle di “cascia”: i fiori di acacia. I cittadini preparano e cucinano le frittelle che lasciano degustare ai visitatori. Fino a due anni fa, quando la pandemia ha interrotto ogni attività sociale. Nell’attesa della sagra, intanto le frittelle possiamo farle da soli: le acacia sono ovunque.
Ho due suggerimenti:
FRITTELLINE DI FIORI DI ACACIA
Ingredienti per la pastella:
1 uovo
100 gr farina 00
50 ml vino bianco
acqua ( circa 50 ml)
sale
Separare l’albume dal tuorlo e montarlo a neve ben ferma con un pizzico di sale. Mescolare il tuorlo con farina, vino e acqua, alternando gli ingredienti affinché non di formino grumi. Incorporarvi gli albumi a neve.
Altri ingredienti:
fiori di acacia
olio di arachide
I fiori si raccolgono a mucchietti e si mescolano velocemente nella pastella. Il lavoro va fatto con le mani: i mucchietti di fiori impastati si adagiano nell’olio caldo e si cuociono finché sono dorati.

Ecco le frittelle ultimate, croccanti e dorate.
FIORI DI ACACIA FRITTI

Ingredienti per la pastella:
farina 00
acqua q.b. (circa lo stesso peso della farina)
poco lievito chimico per torte salate
Si “tuffa” il grappolino nella pastella tenendolo alla base del rametto, si scuote delicatamente per far cadere la pastella in eccesso. Si immergono i grappoli nell’olio caldo, girandoli ogni tanto, finché sono dorati.
Nello stesso modo si possono preparare anche gli “ombrelli” del sambuco, come nella foto sotto.

Marcella Ansaldo ©









