…..che è un grande valore della nostra cultura.
Ricominceremo con la tovaglia, i piatti più belli, le posate allineate, i vassoi del servizio buono per le pietanze cucinate con dedizione e crescente sapienza.
Ricominceremo a scambiarci la vita seduti a tavola.
A tavola, dove sono stati firmati dichiarazioni di guerra e atti di armistizio.
A tavola, dove i nonni hanno raccontato della loro gioventù e dei cibi che mangiavano. Cibi poveri, un’acciuga in quattro o l’ombra del prosciutto. Ma sempre a tavola, con i parenti talvolta noiosi, talvolta invadenti. Talvolta serpenti.
A tavola. È lì che si svolge la vita. È lì che parliamo o non parliamo, presi dal rancore. Ma è comunque a tavola che le emozioni, negative o positive vengono a galla.
È lì che i bambini sperimentano la loro assertività e dichiarano “questo non mi piace”. Oppure è lì che assaggiano gradualmente una nuova pietanza porta dalla mano della mamma, dal fratello, da un altro commensale. O semplicemente dalla propria mano, che ruba un boccone dal vassoio degli adulti che mangiano con gusto.
A tavola si imparano le buone maniere, il galateo, il rispetto. A tavola si deve essere educati e composti. Non si appoggiano i gomiti sul tavolo, non si mangia a bocca aperta, non si parla mentre si mangia. A tavola vige un ordine di servizio: prima si servono gli anziani, poi i bambini, che così imparano l’attesa, poi tutti gli altri. Non si comincia a mangiare prima che tutti siano seduti e serviti.
A tavola si impara l’arte del mangiare e si discute della scienza della cucina, come Pellegrino Artusi aveva scritto già nel titolo del suo libro.
Ricominceremo dalla tavola apparecchiata, dove avremo imparato a mettere cibi più sani di prima, scelti con più cura, privilegiando la salute – i cibi che aumentano le difese immunitarie, perché avremo imparato ancora di più, quanto la salute vada preservata – e preparati con più tempo, togliendolo ad attività che saranno diventate secondarie o superflue. Magari non da soli, ma coinvolgendo chi vive con noi, adulti e bambini; magari oggi per domani, perché domani saremo impegnati a lavorare.
Ricominceremo dal gusto della tavola, con la tovaglia, i piatti belli, le posate allineate, i vassoi del servizio buono.



